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Scritto da Ne Ro
Resident Evil 3 - La contro/recensione
Pochi giorni fa la stampa ha recensito il nuovo remake di Resident Evil 3, distruggendolo quasi su tutta la linea, annoverando fra i difetti la scarsa longevità, attestabile sulle cinque ore, la mancanza delle ambientazioni classiche del gioco originale e -addirittura- la facilità troppo permissiva del prodotto, macchiata da un impronta troppo action.
Ma noi oggi non siamo qui per parlare del remake, ma per valutare effettivamente quanto già l'originale fosse più debole dell'enorme, immenso e geniale secondo capitolo.
P.S. Tutto ciò che scriverai sarà frutto di una valutazione oggettiva del prodotto, ma riflette anche la tua opinione personale, prego quindi il fan col randello da Gestapo -già inforcato nella mano destra- di astenersi ad insultare il povero recensore, e dal commentare tutto con educazione e rispetto.Parafrasando
NON ROMPETE I NEMMESISI
Longevità
Ahhh nostalgia canaglia! Quante ore abbiamo passato davanti al terzo capitolo della saga horror di Capcom?Troppe, ma in verità troppo poche.
Il gioco constava di solo due livelli di difficoltà: facile e difficile.
Si il livello "Normale" non esisteva, e pare una scelta atipica. Ovviamente il gioco si sbizzarriva sulla varietà delle armi 12 in tutto.
Ovviamente non tutte erano disponibili ed alcune venivano rilasciate al giocatore ad un determinato livello di difficoltà.
Esempio: se cominciavamo il gioco a difficoltà semplice Jill veniva immediatamente dotata di un fucile mitragliatore, mentre su livello difficile avrebbe cominciato l'avventura con la pistoletta STARS.
Alcune parti di armi da montare potevano essere recuperate abbattendo il Nemesis tutte le 8 volte che lo si incontrava, ma solo a difficoltà elevate. E' il caso della pistola di precisione e del fucile a canne mozze, fino ad arrivare al moltiplicatore che combinato con una sola arma donava proiettili infiniti.
Un ottimo risultato questo terzo capitolo... che in verità non meriterebbe il titolo di terzo capitolo (ma presto arriveremo alla questione).
Il terzo capitolo sfidava il giocatore più sulla rigiocabilità che sulla durata effettiva del prodotto. Resident Evil 3 - Nemesis è un gioco d'azione fantastico con enigmi randomici, tante armi a disposizione e la possibilità di selezionare dei bivi per cambiare il corso dell'avventura di Jill.
E' pur vero che tutti gli speedrun da te visionati si attestano sulle tre ore e mezza, ma se si giocava la prima volta in blind-run la durata poteva arrivare alle 6 ore massimo.
Cioè alla durata tanto criticata dell'attuale Remake.
Confronti di longevità
Ne hai lette e viste tante di recensioni in merito, alcune dicevano persino che le campagne del nuovo Resident Evil 2 di Leon e Claire hanno come media 7 ore di completamento ciascuna, andando a battere in longevità l'ultimo revival di Capcom.Probabile, ma non nello Speedrun, evidentemente
Anche se fosse, bisognerebbe che i recensori ricordassero che l'avventura di Leon poteva contare all'epoca sullo zapping system, cioè la possibilità di influenzare il gioco B sulla base delle scelte prese nel gioco A.
Come quando vi trovavate nel sotterraneo della stazione di polizia e potete scegliere se portare con voi il mitragliatore o la borsa, lasciando l'oggetto che non prendevate alla partita successiva.
Nulla vietava poi di ricominciare la partita con l'altro personaggio, rimescolando le carte in modo molto sapiente e triplicandone la longevità, se mettiamo a confronto i due giochi Nemesis è sempre stato più debole del predecessore per durata della campagna principale e trovi strano che i recensori non abbiano tenuto conto di questo elemento.
"Si ma stai parlando di un gioco vecchio di vent'anni, come puoi paragonarlo a un remake fatto ora?"
Semplice: oggettivamente per quanto RE2Remake sia considerato un ottimo gioco non ha esattamente le stesse dinamiche, lo zapping system non esiste, e alla varietà di scelte si è preferito un avventura piuttosto lineare, scandita dall'incedere lento ed implacabile del Tyrant.
Non offrendo molto se non sul piano della rigiocabilità o degli sbloccabili, Nemesis non si potrebbe paragonare affatto al secondo capitolo, che aveva nella sua durata un enorme punto di forza.
Ambientazione
Le critiche in merito alle ambientazioni poi si sono sprecate.
"Mancano i luoghi caratteristici di Resident Evil 3 come
LA TORRE DELL'OROLOGIO, sede degli enigmi più interessanti dell'intero capitolo"
Ragazzi, ma che cazzo vi siete fumati?!
Re3 non ha mai avuto luoghi caratteristici....E l'enigma dei quadri e delle pietre erano una palla allucinante!
Nulla che ricordasse la leggendaria hall della villa perlomeno, l'unica zona franca che garantiva un pò di pace dai continui attacchi della BOW di Umbrella.
La torre dell'orologio ci provava ad imitare quello stile, quell'architettura... ma sfido chiunque a guardare questa scalinata e a ricordare quante volte ci si è dovuti passare in anni ed anni di partite, facendo backtrekking un infinità di volte.
Un luogo iconico e distintivo che sarebbe stato ricercato e riesumato più volte all'interno della serie, come in
Code: Veronica o addirittura nel DLC Lost in Nightmares di Resident Evil 5 ma che -forse- aveva trovato la sua controparte perfetta nella stazione di polizia di Raccoon City.
Immagini già quali furono le grosse difficoltà di Shinji Mikami e del suo Studio 4 nell'ambientare un gioco della serie completamente all'aperto.
Se infatti i capostipiti della saga erano ambientati in edifici gotici e al chiuso, che permettevano ai programmatori di intervallare le stanze tramite l'uso delle porte, Resident Evil 3 doveva essere uno scoglio piuttosto difficile da aggirare a livello di game design. Possiamo notare come Racoon City fosse descritta come una città fatta interamente di porte (??) ma all'epoca fu quasi una scelta obbligata.
Trovi strano che ci si lamenti della mancanza di luoghi classici, e non solo, che addirittura il gioco venga considerato stravolto per la mancanza di questi.
La verità è che non era un compito facile per i programmatori ambientare un gioco in strada senza ridisegnare completamente le locazioni per adattarle alla telecamera a spalla. Se ci si lamenta di questo ci si deve anche lamentare del fatto che in RE2Remake la stazione di polizia è diversa già a partire dalla hall dell'RPD.
Ma nel complesso era più semplice replicare una location al chiuso che un luogo aperto, dove Re3 vedeva lo svolgersi più abbondante del gioco. Trovi anche tu che la perdita della torre dell'orologio sia un effettiva mancanza, ma non l'hai mai considerato che un mero luogo di transizione che tentava di inserire un elemento rodato all'interno di un contesto urbano.
Il fattore storia e l'annoso problema della numerazione
-come accennavamo qualche riga fa il discorso di considerare le avventure di Jill come un prosieguo della storia non regge, anche perchè si ambienta prima e dopo gli eventi di Resident Evil 2.
Sarebbe più giusto definirlo midquel e non sequel? Boh.
Ad ogni modo ricordi distintamente che ti parse sempre anormale arrivare all'RPD e trovare tutte le porte sbarrate con assi e chiodi, e Marvin Branhag steso a terra ""morto"" proprio poche ore prima dell'arrivo di Claire e Leon. Che Marvin avesse finto la propria morte e dopo fosse andato con martello e cazzuola a rimuovere le barricate?
MAH... non lo sapremo mai.
Quello che è certo è che a fronte del successo esplosivo di Re2 nel 1998 Capcom voleva realizzare subito un terzo capitolo.
A quel punto nei cassetti dello Studio 4 c'erano tre progetti in via di sviluppo: il primo è Resident Evil Code: Veronica, il secondo era un progetto intitolato come Biohazard 1,9 mentre il terzo era Resident Evil 4 che vedeva già Leon Kennedy come protagonista.La prima versione di Resident Evil 4
La genesi del quarto capitolo fu troppo lunga e travagliata e finì per ridefinire le regole del genere, lo sappiamo bene. La sua uscita avvenne 6 anni dopo, e diede nel frattempo origine a
Devil May Cry.
Code: Veronica era probabilmente il vero seguito della vicenda,
ma venne legato per motivi contrattuali a SEGA che ne aveva ottenuto i diritti di esclusività, anche a causa del fatto che la conversione di Resident Evil 2 su Saturn non avvenne mai (tanto da spingere SEGA stessa a produrre un survival horror a telecamere fisse chiamato Deep Fear per sostiturlo).
Si arrivò a convertire quindi quel fantomatico Biohazard 1.9 in un capitolo principale e Jill venne pescata dal cilindro perchè i protagonisti più importanti erano già impegnati nei progetti precedenti. Il sottotitolo "Last Escape" fa quasi presagire la sua natura come spin-of.
In verità Re3 non porta a rivelazioni cruciali sulla trama, eccetto forse la distruzione della città ad opera del governo.
La millantata "Azione"
Non ti dilungherai molto sull'argomento perchè da anni tutti sappiamo che Nemesis è il più Action. forte di un comparto tecnico più che rodato, un personaggio forte di tutto un campionario di armi pesanti e la presenza del massiccio antagonista.E poi i barili esplosivi. Si.
Ti ha colpito molto anche che la stampa abbia sin da subito evidenziato l'azione del remake, guardando quasi con sorpresa alla manovra della schivata.
Che però c'era anche nell'originale. Re3 rimane unico all'interno del contesto della Oldschool di Resident Evil; era il primo a presentare le manovre di schivata, era forse più inaffidabile di come sarebbe divenuta nei capitoli di nuova generazione, ma c'era e facilitava il tutto esattamente come ora.
La questione affettiva
Nonostante ciò a distanza di anni possiamo constatare come nella quadrilogia classica dedicata alla lotta contro Umbrella Corporation(Re1, Re2, Re3 e Code: Veronica), Nemesis fosse il capitolo dalla trama più debole. Ma tutti ci siamo affezionati e non ne vediamo i limiti.
Chi vi scrive, per la cronaca scoprì la serie proprio giocando al terzo capitolo, che fu tanto accessibile ed emozionante che passare dal terzo al primo capitolo fu un incubo per davvero.
Hai adorato Resident Evil 3 ed ancora di più il mostro antagonista. Nemesis ha terrorizzato nelle sue nuove vesti. Sei molto attaccato a questo titolo, ma lasci una domanda ai fan più accaniti che ne hanno valutato il rifacimento: Può il remake di un gioco capogenere essere a sua volta un capolavoro?
Certo, lo abbiamo visto tutti con Resident Evil 2.
Ma se il Remake fosse di un gioco-costola?
Ai posteri l'ardua sentenza, a noi giocatori l'arduo compito di giocare e -forse- sognare senza troppi pregiudizi.-Nero-
Tratto da "Il Mondo di Nero - Resident Evil 3 - La contro/recensione" del venerdì 3 aprile 2020. -
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Interessante Ne Ro, bravo! . -
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Ho giocato a suo tempo sia re1, re2 e re3, i rispettivi remake fatti per ps4 non sono all'altezza. Forse sono io che sono un sentimentale... . -
.Ho giocato a suo tempo sia re1, re2 e re3, i rispettivi remake fatti per ps4 non sono all'altezza. Forse sono io che sono un sentimentale...
É impossibile non lasciarsi prendere dalle atmosfere della trilogia storica.
Il remake del 2 ad esempio è un prodotto molto ben realizzato, ma le sensazioni che da' l'originale sono impareggiabili.
Parlo del 2 che è il mio preferito eh, ma penso sia qualcosa di comune anche a chi preferisce l'1 e il 3.
Per dirti, mi piacciono così tanto che per anni ho cercato di far girare i Resident Evil originali su PSP, ultimamente ci sono anche riuscito, finalmente. -
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Da quanto leggo sei come me la mia ps1 l'avevo collegata al mio video registratore incidendo la soluzione su videocassetta e in questi giorni sto rigiocare al primo ma con una mini ps1. Per quanto riguarda la ps4 bhe con quella ho giocato a re1, re2, re3, re6, e biohazzard. Spero che la saga continui. . -
.Da quanto leggo sei come me la mia ps1 l'avevo collegata al mio video registratore incidendo la soluzione su videocassetta e in questi giorni sto rigiocare al primo ma con una mini ps1. Per quanto riguarda la ps4 bhe con quella ho giocato a re1, re2, re3, re6, e biohazzard. Spero che la saga continui.
Si, qui siamo tutti più o meno player di lunga data della saga
C'è anche qualcuno che ha iniziato dal 4 e che ha giocato solo alla trilogia storica in versione remake, ma per la maggior parte siamo tutti "veterani". -
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Ti posso dire che ho 55 anni ed è una vita che amo la saga tranne re5 ed il code veronica ma comunque giocati 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 . -
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RE5 e 6 non sono piaciuti neanche a me, ma anche in giro ho sentito pareri molto discordanti.
Purtroppo in quei capitoli c'è poco horror e molto action, per questo sono piaciuti meno degli altri. -
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Si è vero hai ragione...oggi riprenderò il discorso con silent hill anche questi giocati fino al 4 "the room"...farò una recensione quando avrò finito . -
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Ottimo!
Puoi pubblicarla in questa sezione creando un nuovo thread ⬇️
https://reprojectreborn.forumcommunity.net/?f=7674172. -
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Grazie ok . -
.Scritto da Ne Ro
Resident Evil 3 - La contro/recensione
Pochi giorni fa la stampa ha recensito il nuovo remake di Resident Evil 3, distruggendolo quasi su tutta la linea, annoverando fra i difetti la scarsa longevità, attestabile sulle cinque ore, la mancanza delle ambientazioni classiche del gioco originale e -addirittura- la facilità troppo permissiva del prodotto, macchiata da un impronta troppo action.
Ma noi oggi non siamo qui per parlare del remake, ma per valutare effettivamente quanto già l'originale fosse più debole dell'enorme, immenso e geniale secondo capitolo.
P.S. Tutto ciò che scriverai sarà frutto di una valutazione oggettiva del prodotto, ma riflette anche la tua opinione personale, prego quindi il fan col randello da Gestapo -già inforcato nella mano destra- di astenersi ad insultare il povero recensore, e dal commentare tutto con educazione e rispetto.Parafrasando
NON ROMPETE I NEMMESISI
Longevità
Ahhh nostalgia canaglia! Quante ore abbiamo passato davanti al terzo capitolo della saga horror di Capcom?Troppe, ma in verità troppo poche.
Il gioco constava di solo due livelli di difficoltà: facile e difficile.
Si il livello "Normale" non esisteva, e pare una scelta atipica. Ovviamente il gioco si sbizzarriva sulla varietà delle armi 12 in tutto.
Ovviamente non tutte erano disponibili ed alcune venivano rilasciate al giocatore ad un determinato livello di difficoltà.
Esempio: se cominciavamo il gioco a difficoltà semplice Jill veniva immediatamente dotata di un fucile mitragliatore, mentre su livello difficile avrebbe cominciato l'avventura con la pistoletta STARS.
Alcune parti di armi da montare potevano essere recuperate abbattendo il Nemesis tutte le 8 volte che lo si incontrava, ma solo a difficoltà elevate. E' il caso della pistola di precisione e del fucile a canne mozze, fino ad arrivare al moltiplicatore che combinato con una sola arma donava proiettili infiniti.
Un ottimo risultato questo terzo capitolo... che in verità non meriterebbe il titolo di terzo capitolo (ma presto arriveremo alla questione).
Il terzo capitolo sfidava il giocatore più sulla rigiocabilità che sulla durata effettiva del prodotto. Resident Evil 3 - Nemesis è un gioco d'azione fantastico con enigmi randomici, tante armi a disposizione e la possibilità di selezionare dei bivi per cambiare il corso dell'avventura di Jill.
E' pur vero che tutti gli speedrun da te visionati si attestano sulle tre ore e mezza, ma se si giocava la prima volta in blind-run la durata poteva arrivare alle 6 ore massimo.
Cioè alla durata tanto criticata dell'attuale Remake.
Confronti di longevità
Ne hai lette e viste tante di recensioni in merito, alcune dicevano persino che le campagne del nuovo Resident Evil 2 di Leon e Claire hanno come media 7 ore di completamento ciascuna, andando a battere in longevità l'ultimo revival di Capcom.Probabile, ma non nello Speedrun, evidentemente
Anche se fosse, bisognerebbe che i recensori ricordassero che l'avventura di Leon poteva contare all'epoca sullo zapping system, cioè la possibilità di influenzare il gioco B sulla base delle scelte prese nel gioco A.
Come quando vi trovavate nel sotterraneo della stazione di polizia e potete scegliere se portare con voi il mitragliatore o la borsa, lasciando l'oggetto che non prendevate alla partita successiva.
Nulla vietava poi di ricominciare la partita con l'altro personaggio, rimescolando le carte in modo molto sapiente e triplicandone la longevità, se mettiamo a confronto i due giochi Nemesis è sempre stato più debole del predecessore per durata della campagna principale e trovi strano che i recensori non abbiano tenuto conto di questo elemento.
"Si ma stai parlando di un gioco vecchio di vent'anni, come puoi paragonarlo a un remake fatto ora?"
Semplice: oggettivamente per quanto RE2Remake sia considerato un ottimo gioco non ha esattamente le stesse dinamiche, lo zapping system non esiste, e alla varietà di scelte si è preferito un avventura piuttosto lineare, scandita dall'incedere lento ed implacabile del Tyrant.
Non offrendo molto se non sul piano della rigiocabilità o degli sbloccabili, Nemesis non si potrebbe paragonare affatto al secondo capitolo, che aveva nella sua durata un enorme punto di forza.
Ambientazione
Le critiche in merito alle ambientazioni poi si sono sprecate.
"Mancano i luoghi caratteristici di Resident Evil 3 come
LA TORRE DELL'OROLOGIO, sede degli enigmi più interessanti dell'intero capitolo"
Ragazzi, ma che cazzo vi siete fumati?!
Re3 non ha mai avuto luoghi caratteristici....E l'enigma dei quadri e delle pietre erano una palla allucinante!
Nulla che ricordasse la leggendaria hall della villa perlomeno, l'unica zona franca che garantiva un pò di pace dai continui attacchi della BOW di Umbrella.
La torre dell'orologio ci provava ad imitare quello stile, quell'architettura... ma sfido chiunque a guardare questa scalinata e a ricordare quante volte ci si è dovuti passare in anni ed anni di partite, facendo backtrekking un infinità di volte.
Un luogo iconico e distintivo che sarebbe stato ricercato e riesumato più volte all'interno della serie, come in
Code: Veronica o addirittura nel DLC Lost in Nightmares di Resident Evil 5 ma che -forse- aveva trovato la sua controparte perfetta nella stazione di polizia di Raccoon City.
Immagini già quali furono le grosse difficoltà di Shinji Mikami e del suo Studio 4 nell'ambientare un gioco della serie completamente all'aperto.
Se infatti i capostipiti della saga erano ambientati in edifici gotici e al chiuso, che permettevano ai programmatori di intervallare le stanze tramite l'uso delle porte, Resident Evil 3 doveva essere uno scoglio piuttosto difficile da aggirare a livello di game design. Possiamo notare come Racoon City fosse descritta come una città fatta interamente di porte (??) ma all'epoca fu quasi una scelta obbligata.
Trovi strano che ci si lamenti della mancanza di luoghi classici, e non solo, che addirittura il gioco venga considerato stravolto per la mancanza di questi.
La verità è che non era un compito facile per i programmatori ambientare un gioco in strada senza ridisegnare completamente le locazioni per adattarle alla telecamera a spalla. Se ci si lamenta di questo ci si deve anche lamentare del fatto che in RE2Remake la stazione di polizia è diversa già a partire dalla hall dell'RPD.
Ma nel complesso era più semplice replicare una location al chiuso che un luogo aperto, dove Re3 vedeva lo svolgersi più abbondante del gioco. Trovi anche tu che la perdita della torre dell'orologio sia un effettiva mancanza, ma non l'hai mai considerato che un mero luogo di transizione che tentava di inserire un elemento rodato all'interno di un contesto urbano.
Il fattore storia e l'annoso problema della numerazione
-come accennavamo qualche riga fa il discorso di considerare le avventure di Jill come un prosieguo della storia non regge, anche perchè si ambienta prima e dopo gli eventi di Resident Evil 2.
Sarebbe più giusto definirlo midquel e non sequel? Boh.
Ad ogni modo ricordi distintamente che ti parse sempre anormale arrivare all'RPD e trovare tutte le porte sbarrate con assi e chiodi, e Marvin Branhag steso a terra ""morto"" proprio poche ore prima dell'arrivo di Claire e Leon. Che Marvin avesse finto la propria morte e dopo fosse andato con martello e cazzuola a rimuovere le barricate?
MAH... non lo sapremo mai.
Quello che è certo è che a fronte del successo esplosivo di Re2 nel 1998 Capcom voleva realizzare subito un terzo capitolo.
A quel punto nei cassetti dello Studio 4 c'erano tre progetti in via di sviluppo: il primo è Resident Evil Code: Veronica, il secondo era un progetto intitolato come Biohazard 1,9 mentre il terzo era Resident Evil 4 che vedeva già Leon Kennedy come protagonista.La prima versione di Resident Evil 4
La genesi del quarto capitolo fu troppo lunga e travagliata e finì per ridefinire le regole del genere, lo sappiamo bene. La sua uscita avvenne 6 anni dopo, e diede nel frattempo origine a
Devil May Cry.
Code: Veronica era probabilmente il vero seguito della vicenda,
ma venne legato per motivi contrattuali a SEGA che ne aveva ottenuto i diritti di esclusività, anche a causa del fatto che la conversione di Resident Evil 2 su Saturn non avvenne mai (tanto da spingere SEGA stessa a produrre un survival horror a telecamere fisse chiamato Deep Fear per sostiturlo).
Si arrivò a convertire quindi quel fantomatico Biohazard 1.9 in un capitolo principale e Jill venne pescata dal cilindro perchè i protagonisti più importanti erano già impegnati nei progetti precedenti. Il sottotitolo "Last Escape" fa quasi presagire la sua natura come spin-of.
In verità Re3 non porta a rivelazioni cruciali sulla trama, eccetto forse la distruzione della città ad opera del governo.
La millantata "Azione"
Non ti dilungherai molto sull'argomento perchè da anni tutti sappiamo che Nemesis è il più Action. forte di un comparto tecnico più che rodato, un personaggio forte di tutto un campionario di armi pesanti e la presenza del massiccio antagonista.E poi i barili esplosivi. Si.
Ti ha colpito molto anche che la stampa abbia sin da subito evidenziato l'azione del remake, guardando quasi con sorpresa alla manovra della schivata.
Che però c'era anche nell'originale. Re3 rimane unico all'interno del contesto della Oldschool di Resident Evil; era il primo a presentare le manovre di schivata, era forse più inaffidabile di come sarebbe divenuta nei capitoli di nuova generazione, ma c'era e facilitava il tutto esattamente come ora.
La questione affettiva
Nonostante ciò a distanza di anni possiamo constatare come nella quadrilogia classica dedicata alla lotta contro Umbrella Corporation(Re1, Re2, Re3 e Code: Veronica), Nemesis fosse il capitolo dalla trama più debole. Ma tutti ci siamo affezionati e non ne vediamo i limiti.
Chi vi scrive, per la cronaca scoprì la serie proprio giocando al terzo capitolo, che fu tanto accessibile ed emozionante che passare dal terzo al primo capitolo fu un incubo per davvero.
Hai adorato Resident Evil 3 ed ancora di più il mostro antagonista. Nemesis ha terrorizzato nelle sue nuove vesti. Sei molto attaccato a questo titolo, ma lasci una domanda ai fan più accaniti che ne hanno valutato il rifacimento: Può il remake di un gioco capogenere essere a sua volta un capolavoro?
Certo, lo abbiamo visto tutti con Resident Evil 2.
Ma se il Remake fosse di un gioco-costola?
Ai posteri l'ardua sentenza, a noi giocatori l'arduo compito di giocare e -forse- sognare senza troppi pregiudizi.-Nero-
Tratto da "Il Mondo di Nero - Resident Evil 3 - La contro/recensione" del venerdì 3 aprile 2020
Ringrazio tutti per i complimenti all'articolo e ringrazio Rick per averlo postato
Solo una cosa: vorrei mettessi il link al blog. -
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Già messo Marco, è nelle note a piè di pagina .